Cosenza, corruzione in atti giudiziari: assolti anche in appello l’ex procuratore Luberto e l’ex deputato Aiello

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Assolti pure in appello. L’ex Procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto, e l’ex deputato del Pd Ferdinando Aiello sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” da una serie di accuse che venivano loro contestate nell’ambito di un procedimento penale condotto dalla Procura della Repubblica di Salerno, competente ad indagare sui reati contestati ai magistrati del Distretto di Corte d’appello di Catanzaro.
La sentenza assolutoria nei confronti di Luberto ed Aiello, difesi, rispettivamente, dagli avvocati Mario Papa e Vincenzo Belvedere, è stata emessa dalla Corte di appello di Salerno, cui aveva fatto ricorso la procura campana dopo il precedente verdetto assolutorio emesso in sede di rito abbreviato lo scorso anno dal Gup salernitano.
A Luberto ed Aiello, che si erano sempre protestati innocenti, venivano contestati, in concorso tra loro, i reati di corruzione in atti giudiziari, omissione di atti d’ufficio, favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio.
I fatti ai quali faceva riferimento il procedimento risalgono al periodo compreso tra il febbraio del 2013 ed il dicembre del 2019, quando Aiello era ancora deputato. Tutte le ipotesi di accusa sono state ritenute dal giudice di prima istanza e, ora da quelli di appello, prive di fondamento. Vincenzo Liberto presta adesso servizio come sostituto procuratore generale a Reggio Calabria.