‘Ndrangheta nella Sibaritide, decapitato il clan Abbruzzese: 68 misure contro le cosche di Cassano, Sibari e Corigliano Rossano TUTTI I NOMI

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L’operazione, coordinata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ricostruisce traffici di droga, estorsioni, intimidazioni, regolamenti di conti registrati negli ultimi quattro anni nell’area settentrionale ionica della Calabria

Sibaritide sotto assedio. Centinaia di carabinieri e poliziotti hanno eseguito all’alba di oggi una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 68 persone (39 sono finite in carcere mentre 24 ai domiciliari, a 5 è stato notificato l’obbligo di firma) appartenenti alle cosche dominanti nell’area compresa tra Cassano, Sibari e Corigliano Rossano. L’operazione – denominata “Athena” e coordinata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e dagli aggiunti Vincenzo Capomolla e Giancarlo Novelli, oltre che dal pm antimafia Alessandro Riello – ricostruisce traffici di droga, estorsioni, intimidazioni, regolamenti di conti registrati negli ultimi quattro anni nell’area settentrionale ionica della Calabria.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip di Catanzaro, Sara Mazzotta. Tra i fatti contestati vi sono estorsioni e danneggiamenti compiuti in danno di un notissimo club resort di Sibari; estorsioni consumate in danno di produttori agricoli e imprenditori del settore fondiario; e persino estorsioni compiute in danno di una società incaricata di installare gli autovelox lungo le strade dell’area ionica del Cosentino. Le persone complessivamente indagate sono 82.