Mafia: 27 anni fa omicidio Libero Grassi, Addiopizzo “contro racket poche denunce”

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Palermo (AdnKronos). Una giornata di iniziative in ricordo di Libero Grassi, l’imprenditore ucciso da Cosa nostra il 29 agosto del 1991 per essersi ribellato al racket delle estorsioni. Nel 27esimo anniversario della sua morte la famiglia e l’associazione Addiopizzo hanno promosso una serie di iniziative per fare memoria del suo esempio e di quello della moglie Pina Maisano, morta il 7 giugno del 2016 e che del marito aveva raccolto il testimone nella lotta a Cosa nostra. “L’imprenditore, che nel 1991 fu assassinato perché lasciato solo nella sua scelta di ribellione – dicono da Addiopizzo – oggi avrebbe a fianco diversi commercianti che in questi anni si sono finalmente liberati da ogni forma di taglieggiamento. Tuttavia le denunce rimangono poche rispetto alle dimensioni del fenomeno”. Per questa ragione la giornata sarà anche un momento per interrogarsi su cosa sia rimasto dell’esempio di Libero Grassi, su come cambiano le dinamiche criminali attraverso cui si perpetra il racket delle estorsioni, sul perché ci sia ancora chi continua a pagare e sulle ragioni che inducono alla scelta di denunciare. Inoltre, in occasione della giornata, si svolgerà la II edizione della ‘Vela per l’inclusione sociale’. I ragazzi di piazza Magione usciranno in barca accompagnati da Addiopizzo e Lega navale italiana nell’ambito di un percorso, dentro e fuori il quartiere Kalsa, finalizzato alla prevenzione e alla riduzione del disagio sociale e a favorirne l’inclusione. Saliranno a bordo delle imbarcazioni dei soci della Lni, tra cui Azimut, la barca a vela a due alberi di oltre 12 metri, sequestrata dalla Guardia di finanza in seguito a una operazione di lotta all’immigrazione clandestina.

Fonte: affaritaliani.it