Criptotelefonini per inondare di coca la Germania e la Calabria: i retroscena del sistema

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Scoperta una piattaforma di comunicazione usata da trafficanti e malavitosi di tutto il mondo

I principali promotori dell’associazione dedita allo spaccio di cocaina nella Sibaritide sgominata dalla Dda di Catanzaro sono Fiorello Abbruzzese e Pasquale Forastefano, entrambi figure di vertice degli omonimi clan.

I due indagati avrebbero mantenuto i contatti con il broker di origine ellenica Nikolaos Liarakos, fornitore di armi e di droga. I contatti sarebbero avvenuti attraverso criptotelefonini e una piattaforma di comunicazione e messaggistica con sede legale in Canada che è stata individuata e resa accessibile dalle forze investigative italiane, statunitensi e canadesi svelando così una montagna di conversazioni riguardanti non solo gli odierni indagati ma trafficanti e malavitosi di tutto il mondo che ne facevano costante uso.

Gli altri coinvolti nell’associazione, secondo i magistrati inquirenti – il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e il pm antimafia Stefania Paparazzo –  sono Alessandro Forastefano e Rosario Fuoco che avrebbero fornito all’organizzazione il supporto necessario per procedere all’importazione dello stupefacente.