La solidarietà del presidente della Commissione antimafia all’ingegnere Sauve di Luigi Cristaldi

Mafia, parlano due pentiti e scatta il blitz a Palermo: 7 fermi. Anche Greco e Lo Piccolo jr. Volevano ricreare la Cupola
gennaio 22, 2019
Mafia, Fiammetta Borsellino: “Basta con slogan e passerelle”
gennaio 23, 2019

Luigi Cristaldi

Sibari

«Le intimidazioni subite da Luigi Sauve sono un attacco a chi fa impresa in modo sano». Lo ha dichiarato il presidente della Commissione antimafia che ieri è stato in visita ai resort incendiati nelle scorse settimane a Sibari.

Nell’ultimo danneggiamento subito dalle strutture di Sauve, le fiamme avevano divorato alcune lavatrici industriali che servono i tre villaggi turistici Minerva, Maregolf, Marlusa e il centro benessere Pietra di Luna, distruggendo tutta la biancheria producendo danni per circa centocinquantamila euro. L’escalation criminale contro i resort dell’ingegnere era iniziata sabato 29 dicembre. Mentre i dipendenti erano arrivati sul posto di lavoro per preparare il matrimonio di una coppia di cerchiaresi, aprendo la sala Giunone, quella deputata ai banchetti nuziali, hanno scoperto che il locale era stato interessato da un incendio che aveva distrutto il locale arrivando a danneggiarne seriamente finanche il solaio. Danni per circa duecentomila euro. Sin dalle prime ore s’era parlato di atto intimidatorio. Fuori dalla “Giunone”, infatti, è stata ritrovata una tanica di benzina, vuota, da ventri litri e già nei mesi scorsi, la struttura era stata oggetto di piccoli furti e danneggiamenti. A distanza di pochi giorni, poi, un altro rogo anch’esso di natura dolosa, ha distrutto due autovetture in uso a uno dei dipendenti della struttura molto vicino all’ingegnere Luigi Sauve, proprietario della struttura.

«Il danno, prima ancora che economico – il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra – è simbolico, perché voleva rappresentare l’attacco delle organizzazioni criminali presenti sul territorio a chi fa impresa cercando di non sottostare a ben determinate logiche criminali che ritengono che nulla si possa fare contro la loro volontà». Morra ha poi incontrato Roberto Pacchiarotti, uno dei tre commissari straordinari che da novembre 2017 amministrano il comune di Cassano. «Ho deciso di far visita al Comune – ha detto poi Morra – perché la presenza dei commissari deve essere supportata anche dallo Stato a significare che ci deve essere una svolta nei confronti di una tradizione amministrativa». Il presidente dell’Antimafia s’è detto particolarmente legato alla comunità e di conseguenza auspica che il senso dello Stato e pertanto la cultura della legalità possano aver diritto di cittadinanza nel Municipio di Cassano. «Torneremo – ha detto ancora Morra – non so dire quando perché ancora la Commissione purtroppo è impegnata in atti fondamentali perché possa, attraverso l’autorganizzazione, poi procedere con le attività sue proprie. Ho già assunto l’impegno di porre la Calabria al centro dell’attenzione dei lavori della commissione». All’interno della realtà calabrese, infatti, il territorio della Sibaritide merita grande attenzione. Non è un segreto che a pochi chilometri di distanza da Cassano sia stato ammazzato nel giugno scorso Leonardo Portoraro, considerato il ministro dei lavori pubblici delle ‘ndrine che controllano questi territori. «Sappiamo tutti – ha chiuso – che il controllo degli appalti pubblici è materia per certe organizzazioni di assoluta rilevanza. Faremo in modo che questi appalti pubblici vengano allontanati da certi soggetti».

Fonte: Gazzetta del Sud